Il principio è contenuto nella sentenza n. 24933/2016 della Corte di Cassazione da cui emerge che la cartella deve essere motivata in modo congruo indicando il tasso di interesse e del metodo di calcolo. nel caso specifico la Cassazione ha ritenuto nulla la cartella di pagamento che non ha consentito al contribuente di poter comprendere la corretezza della quatificazione del credito erariale. Ciò in particolare qualora l'atto non sia preceduto da un avviso dal quale si possa comprendersi il tasso applicato ai sensi dell'art. 7 l. n. 212/2000.
Aree di interesse: Legale
Torna indietro | Tutte le news |